sabato 4 giugno 2022

UNA LEZIONE DI ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO, POST-UNIVERSITARIO E PER LA VITA: CONFERENZA DEL DOTT. BREGNI DELL'UNIVERSITA' DI ST. LOUIS AL LICEO CLASSICO "V. ALFIERI"

 


Si è svolta il 3 Giugno 2022, nell'Aula Magna del Liceo Classico "V. Alfieri", una conferenza di orientamento universitario e post-universitario del dott. Simone Bregni, direttore del dipartimento di Italianistica presso l'Università di St. Louis in Missouri, dedicata agli studenti delle classi quinte ormai prossimi a sostenere l'Esame di Stato e a intraprendere scelte decisive per il proseguimento dei propri studi universitari.
 
Si tratta di una tradizione che risale al 2008, anno in cui il dott. Bregni, alla fine delle lezioni accademiche statunitensi, ha iniziato per la prima volta a incontrare gli studenti del Liceo Classico, Istituto dove ha svolto la sua formazione superiore e verso il quale ha mantenuto negli anni un particolare legame affettivo, fondato sulla nostalgia ma anche sulla gratitudine per la formazione ricevuta, pur tra le difficoltà di un percorso non sempre agevole che ha anche presentato talora piccole delusioni.
Con lo stile informale che caratterizza il mondo accademico statunitense in generale, e nello specifico il  modo particolare del dott. Bregni di relazionarsi ai giovani, aiutandoli e guidandoli a un bilancio ragionato delle proprie esperienze di studio, delle emozioni e delle attese sul futuro, la sua breve lezione ha avuto il merito, con un linguaggio che ha subito messo a proprio agio i ragazzi, di far riconoscere le qualità molto settoriali del sistema scolastico americano, confrontato col sistema di studi superiori italiano, non solo per quanto riguarda l'accesso agli studi universitari, estremamente costosi, ma anche la qualità della formazione ottenuta, spesso settoriale e priva di una dimensione solidamente uniforme; il dott. Bregni, con ampi riferimenti alla sua esperienza ormai quasi trentennale negli Stati Uniti, ha sottolineato le grandi opportunità lavorative che il sistema universitario americano, ricco di risorse e soprattutto non baronale, anzi basato sulla valorizzazione delle capacità e del merito, può offrire ai giovani laureati italiani, ma anche le difficoltà concrete del vivere "da stranieri" in un paese fortemente e radicatamente razzista. 
La parte più importante della chiacchierata con gli studenti, oltre alla presentazione delle varie opportunità di conseguire un P.H.D. presso le università americane, è stata senza dubbio l'invito rivolto ai giovani studenti a "guardarsi intorno", per prendere spunto dai migliori modelli di vita che la realtà quotidiana può offrire, l'esortazione a rimanere curiosi verso il mondo e a non seguire modelli imposti dalla famiglia o dalla società, ma a riconoscere i propri talenti, ascoltando comunque la voce del cuore: ciò che piace fare è spesso la prima spinta verso il futuro, verso una scelta che può rendere ogni vita una vita di successo e di autorealizzazione.
 La strada verso il riconoscimento dei propri talenti, come ha spesso ribadito il dott. Bregni, può essere lunga e faticosa, e talora si possono compiere delle deviazioni, degli errori che ci portano a imboccare strade che poi si chiudono, perchè non sono le nostre: con numerosi riferimenti alla sua vita, ha tuttavia ribadito che nessuna esperienza è da giudicare uno spreco di energie o di tempo, in quanto tutte le attività e tutte le scelte sono utili a riconoscere se stessi e a entrare con consapevolezza nel mondo del futuro: come ha dichiarato, "avere 19 anni è terribile", proprio per la fatica del riconoscersi e del trovare il coraggio di guardarsi dentro, ma anche "i giovani di oggi sono certamente migliori" di come lo erano quelli di 40 anni fa, perchè più critici e indipendenti rispetto ai condizionamenti di famiglia e società. "Nessun problema, ci sono buone speranze" è stata la sua frase ricorrente, per aiutare i giovani ad avere fiducia e a riconoscere come normali i propri dubbi e le proprie difficoltà: nel mondo ci sarà posto e spazio per superare il momentaneo dis-orientamento dei giovani diciannovenni e un modo per crescere con fiducia.
Pensiamo che il vero orientamento delle giovani generazioni passi anche attraverso queste iniziative, perchè oggi più che mai i giovani hanno bisogno di essere aiutati nel compiere un bilancio sereno della propria vita e di riuscire a guardare al futuro con ottimismo.
Ringraziamo perciò il dott. Bregni per il suo prezioso contributo, a sostegno dei giovani maturandi del Liceo V. Alfieri.
Rossana Levati

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