giovedì 9 gennaio 2025

Il ragazzo dai pantaloni rosa “incontra” il Liceo classico “V. Alfieri” di Asti

 

Al Cinema Lumière la proiezione del film anima il dialogo tra docenti e studenti


Per il Liceo Classico “V. Alfieri” di Asti la ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie, come nel 2024, è stata all’insegna del cinema e dell’inclusione: allora fu scelto Io capitano (Italia, 2023), sulle drammatiche condizioni dei migranti dall’Africa, mentre l’8 gennaio scorso, presso il Cinema Lumière, è stato proiettato Il ragazzo dai pantaloni rosa (Italia, 2024), ispirato alla vicenda del quindicenne Andrea Spezzacatena, che nel 2012 si tolse  la vita per gli insostenibili atti di bullismo e cyberbullismo omofobo cui fu sottoposto, a scuola, da parte di alcuni suoi compagni. Ad assistere alla proiezione docenti, allievi e allieve di tutte le classi del Liceo.

A un’ora e cinquanta minuti di fotogrammi struggenti, in cui la voce fuoricampo del protagonista, post mortem, racconta la propria tragica esperienza di fragile adolescente bullizzato, sì anche fisicamente, ma soprattutto psicologicamente, a causa degli hate speech postati da codardi e crudeli “leoni da tastiera” sul suo profilo Facebook, è seguito un dibattito di quasi due ore, nel corso del quale studenti e studentesse si sono confrontati sulle più importanti tematiche che il film solleva: bullismo, cyberbullismo, le criticità dell’adolescenza, il rapporto con la famiglia, i coetanei, la scuola e la società in genere.



Nelle loro riflessioni, spesso vere e proprie confessioni di esperienze personali, il monito perché la scuola, come istituzione, non sia semplicemente un luogo, pur legittimo, di sapere, ma diventi anche uno spazio di crescita, individuale e collettiva, in cui il rispetto, il dialogo, il confronto e l’empatia siano gli ingredienti con cui contribuire al benessere e alla costruzione di una società più inclusiva e meno indifferente.

In particolare, tra tanti, due sono stati gli inviti più insistenti. Il primo è che la scuola formi all’esame di coscienza individuale, in modo da evitare che l’etichetta di bullo sia sempre applicata agli altri, quando invece ognuno di noi, anche involontariamente, con una semplice parola può aprire ferite insanabili nell’altro. Il secondo che chi è vittima di bullismo non si chiuda in se stesso o in se stessa, ma trovi la forza per rompere la barriera del silenzio, aprendosi ai compagni e alle compagne di classe, al corpo docente, ad amici e amiche e alla famiglia, nella consapevolezza che sia sempre indispensabile un sostegno da parte degli altri, anche di tipo psicologico, che è doveroso, per le istituzioni scolastiche, garantire.



In una sala cinematografica trasformata in una sorta di circle time anche i docenti e le docenti hanno preso la parola, in particolare sottolineando il compito formativo che la scuola deve avere e invitando studenti e studentesse a non cadere nel tranello, tipicamente adolescenziale, di vedere nelle famiglie il “nemico”: non c’è difficoltà, neppure la più insormontabile, che non possa essere condivisa in modo da non finire in una spirale di solitudine che spesso può portare anche a gesti estremi.

Se manzonianamente si volesse trarre il “sugo della storia” da questa iniziativa, la scuola, da un lato, in collaborazione con le famiglie e le altre istituzioni, non può esimersi dalla propria responsabilità formativa, unico strumento per una vera rivoluzione copernicana nella lotta al bullismo e al cyberbullismo, e le nuove generazioni, dall’altro, devono essere ascoltate e coinvolte nei processi formativi per un’educazione realmente integrale.

Un grazie, quindi, ai nostri studenti e alle nostre studentesse per la lezione che con le loro testimonianze ci hanno impartito, proprio come Teresa Manes, la mamma di Andrea, che dal 2012 si è data la missione di trasformare la sua tragedia in tanti semi di speranza per gli adolescenti.

a cura del prof. Carlo Bavastro

 

 

venerdì 20 dicembre 2024

Studente del Liceo Classico vince il Premio Luciano Nattino

 Alberto Veglio vedrà la sua ricerca pubblicata sulla rivista "Astigiani"



Mercoledì 18 dicembre 2024 nell'Aula Magna di Astiss sono stati premiati i temi vincitori della seconda edizione delle Borse di ricerca Luciano Nattino e, tra i premiati, troviamo anche uno studente della classe 3A del Liceo Classico, Alberto Veglio, che ha realizzato una ricerca dal titolo Le bande e i partigiani del Moncalvese, il racconto dell'avventura e della morte di quattro partigiani che, tra il 1944 e il 1945, facevano parte della Resistenza nel territorio di Moncalvo, il paese dell'Astigiano in cui Alberto vive con la famiglia. 

Il giovane studente, appassionato di storia locale, ha avuto notizia del bando del concorso tramite il prof. Enrico Cico e il suo tema è piaciuto per l'originalità e la precisione della ricerca storica. Come quello degli altri tredici premiati, il suo tema verrà pubblicato sul prossimo numero della rivista "Astigiani" che verrà presentato prossimamente in Teatro Alfieri.



La borsa di studio è stata rinnovata anche per l'anno 2025 e prevede la realizzazione di un elaborato con la descrizione delle metodologie storiche utilizzate (fonti e documenti utilizzati, interviste, testimonianze).

Ancora una volta gli studenti del liceo Classico, insieme ai loro docenti, dimostrano attenzione alle iniziative promosse dagli enti locali e, in particolare, Alberto ha provato, con l'elaborato realizzato, di aver acquisito le competenze della ricerca storica: complimenti da tutto l'Istituto!

a cura della prof.ssa Cinzia Zenzon



Lotteria di Natale al Liceo Classico

 Gli studenti del Liceo Classico festeggiano il Natale con la lotteria

Venerdì 20 dicembre 2024 gli studenti del Liceo Classico hanno concluso l'anno con una lotteria di Natale, organizzata dalla rappresentante di Istituto Giulia Basso con la collaborazione di alcune compagne della classe 5B, Margherita Rocatti e Alexandra Anne Marie Bastin.
Tanti i biglietti venduti a studenti e docenti che si sono aggiudicati i 35 premi disponibili, da un pacchetto di cioccolatini al primo ambito premio che è consistito nella felpa di Istituto andata alla studentessa Emma Troncone della classe 5 B (la rappresentante di istituto nega qualunque forma di corruzione o nepotismo!).
Tanti i vincitori anche tra i docenti: la prof.ssa Carla Cisero si è aggiudicata una borraccia, il prof. Flavio Tosetti una lampada.
Un modo divertente e goliardico per augurarsi buone feste in allegria: buon Natale a tutti!

a cura della prof.ssa Cinzia Zenzon


domenica 15 dicembre 2024

Porte aperte al Liceo Classico per l'open school

 

14 DICEMBRE 2024: OPEN SCHOOL AL LICEO CLASSICO



Sabato 14 dicembre 2024 si è svolto l’Open school all’Istituto Alfieri di Asti. In particolare, per la sede Liceo Classico le attività sono iniziate nella mattinata con un discorso di accoglienza alle famiglie dei futuri iscritti da parte della Dirigente scolastica, Maria Stella Perrone, la quale, nella suggestiva cornice dell’Aula Magna dell’Istituto, ha presentato l’offerta formativa del Liceo Classico per l’anno scolastico 2025-2026 soffermandosi sul potenziamento scientifico, linguistico o dell’intelligenza artificiale fra rischi e opportunità per il biennio e sui percorsi personalizzati delle classi aperte del triennio, nonché sull’opzione del Liceo biomedico.

I genitori che hanno partecipato hanno posto domande e poi sono stati guidati dagli studenti del Liceo all’interno dell’Istituto a visitare la Biblioteca, le aule di nuova generazione (immersiva, olografica, di robotica), i laboratori di scienze e di fisica e hanno potuto assistere a laboratori realizzati dai docenti in collaborazione con gli studenti: in tal modo hanno preso parte a delle simulazioni di lezioni di storia dell’arte, di filosofia, di fisica; partecipato a laboratori di teatro in italiano, latino e inglese; si sono confrontati con i docenti delle materie caratterizzanti (greco e latino) e hanno parlato con il docente referente dell’inclusione; hanno infine osservato le attività extrascolastiche presenti al Liceo, come il giornalino di istituto. Gli studenti della scuola media sono stati coinvolti in un laboratorio di scrittura in greco da una studentessa che ha fatto loro vedere l’alfabeto greco e provare a scrivere dei termini in lingua greca.

Quel che è stato maggiormente apprezzato dai visitatori è stato l’entusiasmo degli studenti del Liceo Classico, soprattutto del primo e secondo anno: perfettamente integrati nel Liceo, hanno mostrato le attività scolastiche ed extrascolastiche offerte dalla scuola facendo passare il messaggio che il Liceo Classico è stata una scelta vincente per loro, che hanno trovato in questa scuola l’appagamento del loro desiderio di conoscere e la possibilità di mettere a frutto le loro propensioni.

Grazie, ragazzi, a nome della Dirigente, dei Collaboratori della Dirigente, prof.ssa Cinzia Zenzon e prof. Andrea Varaldo e di tutti i docenti intervenuti nel corso della giornata!

A cura della prof.ssa Cinzia Zenzon

lunedì 9 dicembre 2024

IL PROF. MANLIO GRAZIANO INCONTRA GLI STUDENTI DELL'IIS V. ALFIERI

 Lezione di geopolitica tenuta in Aula Magna dal prof. Manlio Graziano

Venerdi 6 dicembre presso l' Aula Magna dell'IIS Vittorio Alfieri di Asti alle ore 15 si è tenuto un nuovo incontro nell'ambito della stagione 2024/2025 di ITINERA – Viaggi nella conoscenza, appuntamenti organizzati dall'Istituto ed aperti a docenti, studenti e cittadinanza. Abbiamo incontrato un ospite illustre, il Prof. Manlio Graziano, docente di Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona, che ha condotto dopo la presentazione della DS, Dr.ssa Stella Perrone, una accurata disamina della complessa e spesso confusa situazione internazionale in relazione agli attuali conflitti (Ucraina, conflitto tra Israele ed Hamas, Siria) ed alla vittoria elettorale di Donald Trump nelle recenti elezioni politiche statunitensi. 


La trattazione è partita dalla valutazione di cosa si debba intendere per pace, che al di là degli aspetti romantici ed ideali del termine è l'ordine imposto dalle potenze vincitrici agli sconfitti, secondo logiche che devono permettere a chi ha vinto di conservare una supremazia ampia e quanto più solida possibile. Lo scenario internazionale evidenzia uno spostamento dei baricentri della politica internazionale, che, dopo la fine del bipolarismo USA / URSS e la crisi del mondo unipolare di matrice statunitense, ha cominciato, inevitabilmente, a muoversi verso potenze emergenti, ormai consolidate sullo scacchiere internazionale, i paesi del gruppo BRIC, Brasile, Russia, India e Cina, a cui oggi si aggiungono Sud Africa, Emirati Arabi ed altre nazioni, accomunate dal possesso dell'arma nucleare (Iran, ad esempio). Il Prof. Graziano con estrema lucidità ha messo in rilievo come la fallimentare operazione statunitense in Afghanistan nell'agosto 2021, con il ritorno del governo a matrice taleban, abbia evidenziato la sostanziale incapacità del governo di Washington di controllare aree geografiche che si sono trasformate non soltanto in scenari bellici, ma anche (e per le ciniche logiche della politica, soprattutto) in banchi di prova della tenuta della propria azione politica internazionale. L'attuale multipolarismo, in cui economia, azione di intelligence, corsa agli armamenti atomici, apertura di e a nuovi mercati e scenari politici giocano un ruolo essenziale e per lo più imprevedibile, ha amplificato – talvolta ad hoc - la natura di per sé instabile di questo nuovo assetto planetario, in cui le relazioni di forza si sono fatte preponderanti. Abbiamo assistito nell'evoluzione degli attuali, pericolosissimi conflitti in corso, alla marginalizzazione dell'efficacia delle azioni diplomatiche, delle Organizzazioni internazionali e dei tradizionali attori, l'Unione Europea, ad esempio, ed in generale l'Europa, scossa da una grave e cronica crisi economica, attraversata da uno sciame autoritaristico ben evidente negli ultimi anni, da un'unità che resta per lo più sulla carta e non nella concretezza dell'operato politico, disomogeneo (la recentissima conferma della presidenza bis di Ursula Von der Leyen alla Commissione Europea con un sostegno, che è stato il più esiguo di sempre, dimostra la forte spaccatura all'interno del Parlamento Europeo stesso). Le elezioni americane e la rielezione di Donald Trump (scelto da 77 milioni di votanti, con un significativo spostamento di masse di elettori, tradizionalmente legati al mondo democratico, al partito repubblicano) rendono ancora più instabile lo scenario internazionale nell'immediato futuro, a partire dal 20 gennaio del prossimo anno, per il carattere istrionico ed imprevedibile del nuovo presidente statunitense, per il quale il concetto di rispetto della Carta costituzionale ha un valore assai relativo (lo si è compreso bene con l'assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021, vero tentativo di insurrezione). Un tema assai complesso, trattato con estrema linearità dal Prof. Graziano, a cui hanno fatto seguito diverse domande da parte sia dei presenti in sala sia di coloro che hanno seguito la lectio da remoto.

Hanno partecipato all’incontro anche la direttrice della Biblioteca Astense, dott.ssa Alessia Conti e l’ex provveditore, dott. Francesco Contino.



Il tema trattato dal Prof. Graziano va in certa misura a proseguire la riflessione sulla natura ed applicazione della giustizia nei regimi democratici (e nelle forme involutive della democrazia stessa) sviluppata alcuni giorni prima, il 29 novembre, dal Prof. Luciano Canfora, ospite dell'Istituto, con la lezione sul carattere del potere del popolo nel lungo ponte temporale, che unisce l'antichità al presente.

Un utile consiglio di lettura su questi complessi argomenti è l'ultimo saggio del Prof. Graziano, Disordine mondiale. Perché viviamo in un'epoca di crescente caos (Mondadori 2024).


Gli incontri riprenderanno a gennaio con la lezione del Prof. Stefano Pivato sul tema del welfare di epoca fascista a partire dal suo agile saggio Andare per colonie estive (Il Mulino 2023) nell'ambito del filone relativo allo studio della propaganda e della pianificazione del consenso nei regimi totalitari del XX secolo, filo conduttore della serie di appuntamenti di ITINERA.


A cura del prof. Enrico Cico



domenica 8 dicembre 2024

GREEN GAME: LA SFIDA DEL RICICLO

 

Green Game: all’IIS “Vittorio Alfieri” gli studenti protagonisti del cambiamento


Bella giornata quella di mercoledì 4 dicembre 2024, quando l’Aula Magna dell’Alfieri si è riempita degli applausi e del tifo dei giovani studenti delle classi seconde e prime (per il Liceo Classico la classe 1 A, accompagnata dal prof. Stefano Franco e dal prof. Christian De Rubeis) delle tre sezioni dell’Istituto, pronti a scoprire il valore spesso trascurato che si nasconde nei materiali di scarto: questo lo scopo del Green Game, un'iniziativa di sensibilizzazione ambientale che ha coinvolto gli studenti in un percorso educativo fortemente interattivo e coinvolgente.

L’iniziativa a cui l’istituto Alfieri ha aderito, realizzata dalla Peak time divisione Progetti, ha così dato risalto e visibilità all'importanza del riciclo e dell'economia circolare, trasformando un argomento complesso in un'esperienza che ha tenuto desti l’attenzione e l’interesse degli studenti che sono stati guidati alla presa di coscienza e alla riflessione sui  temi cruciali che investono l’ambiente, dall’'uso indiscriminato delle risorse naturali, ai cambiamenti climatici, dallo sfruttamento dei suoli alla produzione massiccia di CO2.  Fondamentale il messaggio di fondo dell’intervento: l’importanza della riduzione degli sprechi e la corretta conduzione della raccolta differenziata come primo passo per il recupero dei materiali. Perché, come ben sottolineato dal conduttore dell’evento, «così come il battito d'ali di una farfalla in Brasile può causare un tornado in Texas (cit. Edward Lorenz), il cambiamento inizia dall’azione del singolo e non importa se grandi o piccoli, i nostri gesti quotidiani possono contribuire al cambiamento e al miglioramento del mondo».

Nel corso di poco più di due ore, i ragazzi hanno così potuto comprendere come il riciclo possa trasformare materiali di scarto in vere e proprie risorse equivalenti alle materie prime. Questo processo, oltre a contribuire alla creazione di nuovi oggetti, rappresenta una soluzione concreta per abbattere le enormi emissioni di CO2, che accompagnano la produzione di energia a partire dai combustibili fossili.

Gli studenti, affascinati dai temi trattati, hanno partecipato attivamente, dimostrando un sincero interesse per il futuro del pianeta. L'approccio interattivo e il linguaggio accessibile degli esperti hanno permesso a tutti i presenti di affrontare argomenti complessi con leggerezza ma senza superficialità, consolidando la consapevolezza dell'impatto che ogni piccolo gesto può avere sull'ambiente.

A rendere ancora più coinvolgente l'iniziativa è stato il momento finale del quiz, una sfida a squadre che ha subito messo alla prova le conoscenze acquisite durante la lezione. Il gioco, strutturato come un vero e proprio momento di apprendimento, ha favorito la coesione tra i compagni di classe, valorizzando gli aspetti inclusivi e la partecipazione collettiva. L'entusiasmo che ha accompagnato le risposte durante la sfida del quiz ha dimostrato come l’apprendimento possa essere strumento di aggregazione e anche di divertimento.



Inaspettato l’intervento del sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che ha voluto essere presente per sottolineare la valenza dell’evento formativo, testimoniando la comunanza di intenti della scuola e delle istituzioni pubbliche locali, entrambe impegnate nell’importante investimento dell’educazione ambientale da cui partire per un futuro più sostenibile. Il saluto al Green Game è arrivato anche dalla Dirigente scolastica dell’Istituto Vittorio Alfieri, Maria Stella Perrone, che si è rivolta agli studenti motivandoli a sentirsi parte di un meccanismo in cui ognuno di loro può e deve essere determinante per il futuro del pianeta, poiché la sostenibilità ambientale passa dai gesti quotidiani di ogni cittadino.

Ma l’avventura non finisce qui: le due classi vincitrici della sfida, la 2B dell’Istituto Professionale e la 2A del Liceo Artistico passano ora alla finale Regionale che si terrà a febbraio 2025 a Torino, dove a sfidarsi saranno le scuole provenienti da tutto il Piemonte e dove ancora una volta l’ambiente e il nostro futuro saranno i protagonisti.

a cura della prof.ssa Antonietta Galanzino

 

 

lunedì 2 dicembre 2024

Il prof. Luciano Canfora parla di politica agli studenti del Liceo Classico

 La politica tra prevaricazione e giustizia: la lezione del prof. Luciano Canfora

Venerdì 29 novembre 2024 l' IIS Vittorio Alfieri di Asti ha avuto un ospite di straordinaria rilevanza, il Prof. Luciano Canfora, un incontro nell'ambito dell'edizione '24/'25 di ITINERA – Viaggi nella conoscenza, appuntamenti organizzati dall'IIS Vittorio Alfieri in collaborazione la rete Piemonte #DigitalBiblioAgorà, di cui l'Istituto è capofila, ed UCIIM, Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi. L'Aula Magna dell'Istituto era al completo con la presenza delle classi 3A, 4B, 5A, 5B, 5C del Liceo Classico e di alcuni partecipanti esterni, oltre a chi ha seguito in streaming l'incontro. L’illustre ospite è stato introdotto dalla Dirigente scolastica dell’IIS V. Alfieri, Maria Stella Perrone, onorata che una personalità così di spicco ci abbia onorato della sua presenza. Il prof. Canfora è stato quindi presentato dal prof. Enrico Cico, organizzatore del ciclo di conferenze di ITINERA – Viaggi nella conoscenza.



L'argomento, di grande attualità, è stato un approfondimento sul tema della democrazia a partire dalla constatazione di come le leggi della politica spesso si muovano entro un bipolarismo netto, tra prevaricazione e giustizia. La lectio è partita da un pensiero di Alexis de Tocqueville (pensatore politico della prima metà del XIX secolo), secondo il quale il regime democratico “spezza la catena” del legame sociale, rende l’uomo più libero ma nel contempo più solo. L’indebolimento della coesione sociale, del senso di appartenenza a una comunità, non è l’unico pericolo che Tocqueville vede nell’inarrestabile avanzata della democrazia: anche la libertà è minacciata. La democrazia ha infatti imposto una nuova nozione di libertà come diritto universale e “imprescrivibile” di ciascun uomo all’autodeterminazione, e Tocqueville riconosce esplicitamente la superiorità di questa “giusta nozione di libertà” rispetto alla libertà come privilegio di ceto, riservato a pochi, che caratterizzava le società aristocratiche. E' una splendida teorizzazione, lontana però dalla completa realizzazione e realizzabilità. In effetti nella Atene del tempo di Pericle e dei tormentati anni della Guerra del Peloponneso (V sec a.C.), che vede contrapposte la capitale dell'Attica, patria della democrazia, e Sparta, patria dell'aristocrazia militare, la percentuale della popolazione realmente coinvolta nella partecipazione politica è esigua: non oltre 30.000 uomini di libera condizione a fronte di una popolazione di circa 400.000 residenti, anche di grande benessere economico (il caso, ad esempio, dei meteci, di cui Lisia ci dà attestazione diretta con le sue orazioni). La libertà, così come l'idea in sé di democrazia, strettamente connessa al regime democratico, allora come oggi, è un obiettivo da raggiungere e consolidare, ma con la dovuta cautela e la necessaria consapevolezza, in quanto il potere del popolo è spesso manipolato, manipolabile ed oggetto di strumentalizzazione (il rischio reale dell'involuzione da democrazia ad oclocrazia o, di questi tempi, a democratura era bel chiara già agli antichi), tema sempre di urgente attualità, soprattutto in epoca social. E' proprio sulla consapevolezza, che la democrazia esige, che il Prof. Canfora ha posto l'accento, una dimostrazione della maturità che i popoli dovrebbero acquisire, pur nella difficoltà del percorso, per arrivare ad una matura e radicata coscienza democratica, in grado di far valere le sue ragioni profonde ed i suoi valori e di orientare epoche e popoli ad una concreta crescita, lontani dalle pericolose lusinghe di incantatori, demagogie e pifferai magici. La Storia è un validissimo strumento, ma è condizione ineludibile volerla stare ad ascoltare e prestarle la dovuta attenzione, senza pretendere di trovare immediatamente risposte o soluzioni miracolistiche, che priverebbero il cittadino del necessario senso di responsabilità del suo operato in quanto parte attiva di una civitas, con la deriva populista (assai diffusa oggi) pronta ad accettare verità di comodo o preconfezionate: al contrario la libertà si nutre di una ininterrotta ed onesta ricerca individuale, capace di divenire, quindi, collettiva, intesa come patrimonio di valori condivisi e radicati nella coscienza di un popolo intero.

Il prossimo incontro nell' ambito di ITINERA sarà venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 15 presso l'Aula Magna dell'Istituto e vedrà la presenza prestigiosa del Prof. Manlio Graziano, politologo e docente presso la Sorbona di Relazioni Internazionali; tema dell'incontro sarà "Cause delle guerre in corso e possibili prospettive in seguito alle elezioni americane". La lezione è aperta a studenti, docenti e cittadinanza fino ad esaurimento dei posti disponibili.

La lezione sarà anche trasmessa in streaming al seguente indirizzo

https://meet.google.com/wgi-koyo-yut?hs=122&authuser=0

 

a cura del prof. Enrico Cico