A cura della prof.ssa Mariarosa Poggio
mercoledì 29 marzo 2023
Il Classico Alfieri alla scoperta di… Vittorio Alfieri
A cura della prof.ssa Mariarosa Poggio
lunedì 27 marzo 2023
"Donacibo" all’Istituto "Vittorio Alfieri"
Non solo lezioni, ma percorsi formativi…
giovedì 23 marzo 2023
L'IIS V. Alfieri ha un regolamento per la carriera alias
LA
PRIMA CARRIERA ALIAS AD ASTI: ALL’I.I.S. “V. ALFIERI” UN PASSO AVANTI
SULLA STRADA DEI DIRITTI ANCHE LGBTQ+ A SCUOLA
Il
20 marzo scorso l'I.I.S 'V. Alfieri' di Asti, con l’approvazione della
carriera alias, ha compiuto un ulteriore passo avanti sulla strada del
riconoscimento, della tutela e della garanzia dei diritti, in particolare della
comunità LGBTQ+, nell’ambito della più ampia missione di contrasto di qualunque
forma di disagio e discriminazione per cui l’Istituto si distingue da sempre.
Rilevante
è che sia la prima fra le scuole astigiane ad aver fatto questa scelta in linea
con quanto già avviene, stando ai dati forniti dall’Agedo (Associazione
Genitori di Omosessuali) e riportati da “La Repubblica” in data 23 marzo, in
circa 200 istituti italiani e in molti Atenei.
Di
cosa si tratta? Del riconoscimento del diritto di adolescenti minorenni, previo
consenso dei genitori, e maggiorenni che abbiano intrapreso, o che stiano per
intraprendere, un percorso di transizione (transgender) di vedersi assegnato
a scuola un nome scelto da loro stessi/e (alias, appunto) in linea con
l’effettiva percezione del proprio genere, come primo passo verso il
riequilibrio tra il sesso biologico e l’identità sessuale e frutto della presa
di coscienza di una condizione “di fatto” che non può essere più soffocata e
nascosta in una scuola realmente inclusiva.
Tutto
questo a neppure un mese dalla formazione sul linguaggio di genere e sulla
diversità tenuta, sempre nel medesimo Istituto, da parte del prof. Dario
Accolla, il cui messaggio più importante, per gli alunni, le loro famiglie e i
docenti, era stato il monito a evitare qualunque semplificazione riduttiva in
tema di identità sessuale, specie tra i banchi.
Ecco
che allora un team di docenti impegnati nell’inclusione e nello
sportello di ascolto, il prof. Carlo Bavastro, la prof.ssa Emanuela Carelli e
la prof.ssa Fedra Turello, partendo dall’analisi dei bisogni effettivi della
propria realtà scolastica e accogliendo i preziosi suggerimenti dell’Agedo
di Asti e dell’Associazione Asti Pride, ha lavorato per realizzare
questo importante documento che, come un qualunque altro progetto inclusivo, si
pone come obiettivo il benessere degli studenti.
Queste
alcune delle conseguenze concrete della carriera alias: all’interno
dell’Istituto gli studenti transgender avranno il diritto di essere
chiamati con il nome che avranno scelto, in linea con la loro vera identità
sessuale, diverso da quello anagrafico; li chiameranno così i compagni, i
docenti e il loro alias figurerà su tutti i documenti emessi all’interno
della scuola, sul registro elettronico, sul badge, non, invece, sui documenti
destinati all’esterno, perché vincolati al nome anagrafico sino a quando la
transizione non sarà completata.
Effetti
pratici, come si può capire, che celano una verità più profonda: serenità,
possibilità di essere sé stessi e, caratteristica dei diritti, il fatto che
ogni nuovo riconoscimento si riverberi positivamente su tutti gli altri.
A
cura del prof. Carlo Bavastro
mercoledì 15 marzo 2023
Serata inaugurale del Progetto Legalità
Il 7 marzo 2023, in una serata variegata e ricca di interventi, nell’Aula Magna dell’I.I.S. “V.Alfieri” di Asti ha preso il via il progetto “Legalità: tra cinema, teatro e arti figurative”, che, come spiega la Dirigente Maria Stella Perrone, nasce dall’incontro dell’Istituto con l’Osservatorio per la promozione della cultura della legalità e della prevenzione della criminalità organizzata e di stampo mafioso della provincia di Asti e, in particolare, con il Generale Antonio Borgia.
Obiettivo del progetto, come descrive la prof.ssa Perrone nel suo intervento di apertura della serata, è quello di promuovere un ampio programma di attività formative ed educative volte allo sviluppo della cultura della legalità tra i giovani. Si partirà dagli allievi dell’Istituto stesso, affinché essi possano poi successivamente diffondere le proprie conoscenze e la propria sensibilità al di fuori. La presenza di Dirigenti e rappresentanti delle scuole astigiane testimonia, infatti, l’importanza del lavoro in rete delle realtà scolastiche, per raggiungere in maniera sempre più efficace ed estesa gli obiettivi prefissati.
Il progetto riceve gli apprezzamenti di Maurizio Rasero, sindaco di Asti e Presidente della Provincia, nonché componente dell’Osservatorio, che, nel suo intervento, sottolinea come l'iniziativa dell’I.I.S. “V. Alfieri” dimostri il grande impegno della scuola nello svolgimento di attività che possano sensibilizzare al tema della tutela della legalità tra i giovani e presso la cittadinanza.
La serata continua con l’intervento di tutti i protagonisti del progetto a partire dal prezioso contributo del Generale Antonio Borgia, che terrà per gli studenti e i docenti una serie di lezioni sul fenomeno mafia, per trasmettere loro le sue conoscenze e la sua grande esperienza sul campo. A seguire gli interventi dell’associazione Libera Asti, dei docenti dell’Istituto referenti del progetto e dei formatori esterni.
La prof.ssa Silvia Caronna introduce le azioni che riguardano le arti figurative, mentre la prof.ssa Monica Gatti delinea il percorso formativo teatrale che verrà intrapreso, sottolineandone il carattere esperienziale e laboratoriale. Filo conduttore di tutto il progetto sarà la creatività dei ragazzi che, guidati dagli esperti, produrranno testi, perfomance e opere figurative, partendo da sé stessi e dalla propria sensibilità.
Gli esperti e formatori si alternano quindi a raccontare le specificità del proprio lavoro con i giovani. Molto apprezzati ed applauditi sono gli interventi di Federica Tripodi, attrice, formatrice ed esperta di teatro educativo e sociale, Alice Delorenzi, formatrice e scenografa
(Ass. Craft - Spazio Kor) ed Ileana Spalla, formatrice teatrale e attrice (L’Arcoscenico).
Vengono infine presentati dal prof. Carlo Bavastro sia il cineforum sulla mafia, che accompagnerà l’intero svolgimento del progetto, sia il film scelto per inaugurarlo nel corso della serata stessa. Come recita la denominazione dell’iniziativa, il cinema figura tra le arti scelte per avvicinare gli studenti al tema della legalità, rappresentandone il punto di partenza e l’ossatura principale. Le proiezioni, anticipate da lezioni preparatorie e seguite da dibattiti, implicheranno anche una fase laboratoriale: guidati dal prof. Giuseppe Varlotta, regista e anch’egli docente dell’Istituto, gli studenti realizzeranno dei cortometraggi in cui il tema della legalità sarà declinato sulla base della loro sensibilità e del modo in cui avranno recepito e rielaborato le proiezioni cui assisteranno.
ll film selezionato per l’inaugurazione è “Sicilian ghost story” (Italia, 2017, vincitore del David di Donatello) ispirato al rapimento e allo scioglimento nell’acido del tredicenne Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, su ordine di Matteo Messina Denaro. Fiaba nera, sospesa tra realtà, cruda, ed elementi onirici, la pellicola colpisce il pubblico, anche più giovane, per la drammaticità dei fatti rappresentati.
A confermare la validità della scelta del cineforum per parlare di legalità gli interventi degli studenti presenti: una lezione o una conferenza tradizionali non sarebbero riuscite, da sole, ad arrivare in modo così diretto alla mente e al cuore.
A proiezione avvenuta il Generale Antonio Borgia commenta il film sotto il profilo tecnico, per aver fatto parte del pool antimafia.
Dopo le intense emozioni provate durante la proiezione, la serata si chiude con un momento di convivialità, occasione per scambiarsi idee e sensazioni, arricchita da un rinfresco a cura dei professori referenti del progetto, che hanno scelto per l’occasione i prodotti del commercio equo solidale della “Bottega Altromercato” (Cooperativa della Rava e della Fava). “Altromercato” ha, inoltre, partecipato all’evento con un’esposizione dei prodotti enogastronomici di “Libera Terra”, coltivati proprio su terreni sottratti alle mafie.
Si ringraziano infine le “Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro” per averci omaggiato del loro vino.
La serata inaugurale ha riscosso molti apprezzamenti. Ora non resta che attendere ciò che i ragazzi potranno raccontarci fra qualche mese, grazie a un percorso che utilizzerà i linguaggi dell’arte per studiare, conoscere e parlare di un fenomeno, quale quello della mafia, che tanto ha condizionato, e condiziona ancora oggi, la Storia del nostro Paese.
a cura del prof. Carlo Bavastro e della prof.ssa Monica Gatti