LA
PRIMA CARRIERA ALIAS AD ASTI: ALL’I.I.S. “V. ALFIERI” UN PASSO AVANTI
SULLA STRADA DEI DIRITTI ANCHE LGBTQ+ A SCUOLA
Il
20 marzo scorso l'I.I.S 'V. Alfieri' di Asti, con l’approvazione della
carriera alias, ha compiuto un ulteriore passo avanti sulla strada del
riconoscimento, della tutela e della garanzia dei diritti, in particolare della
comunità LGBTQ+, nell’ambito della più ampia missione di contrasto di qualunque
forma di disagio e discriminazione per cui l’Istituto si distingue da sempre.
Rilevante
è che sia la prima fra le scuole astigiane ad aver fatto questa scelta in linea
con quanto già avviene, stando ai dati forniti dall’Agedo (Associazione
Genitori di Omosessuali) e riportati da “La Repubblica” in data 23 marzo, in
circa 200 istituti italiani e in molti Atenei.
Di
cosa si tratta? Del riconoscimento del diritto di adolescenti minorenni, previo
consenso dei genitori, e maggiorenni che abbiano intrapreso, o che stiano per
intraprendere, un percorso di transizione (transgender) di vedersi assegnato
a scuola un nome scelto da loro stessi/e (alias, appunto) in linea con
l’effettiva percezione del proprio genere, come primo passo verso il
riequilibrio tra il sesso biologico e l’identità sessuale e frutto della presa
di coscienza di una condizione “di fatto” che non può essere più soffocata e
nascosta in una scuola realmente inclusiva.
Tutto
questo a neppure un mese dalla formazione sul linguaggio di genere e sulla
diversità tenuta, sempre nel medesimo Istituto, da parte del prof. Dario
Accolla, il cui messaggio più importante, per gli alunni, le loro famiglie e i
docenti, era stato il monito a evitare qualunque semplificazione riduttiva in
tema di identità sessuale, specie tra i banchi.
Ecco
che allora un team di docenti impegnati nell’inclusione e nello
sportello di ascolto, il prof. Carlo Bavastro, la prof.ssa Emanuela Carelli e
la prof.ssa Fedra Turello, partendo dall’analisi dei bisogni effettivi della
propria realtà scolastica e accogliendo i preziosi suggerimenti dell’Agedo
di Asti e dell’Associazione Asti Pride, ha lavorato per realizzare
questo importante documento che, come un qualunque altro progetto inclusivo, si
pone come obiettivo il benessere degli studenti.
Queste
alcune delle conseguenze concrete della carriera alias: all’interno
dell’Istituto gli studenti transgender avranno il diritto di essere
chiamati con il nome che avranno scelto, in linea con la loro vera identità
sessuale, diverso da quello anagrafico; li chiameranno così i compagni, i
docenti e il loro alias figurerà su tutti i documenti emessi all’interno
della scuola, sul registro elettronico, sul badge, non, invece, sui documenti
destinati all’esterno, perché vincolati al nome anagrafico sino a quando la
transizione non sarà completata.
Effetti
pratici, come si può capire, che celano una verità più profonda: serenità,
possibilità di essere sé stessi e, caratteristica dei diritti, il fatto che
ogni nuovo riconoscimento si riverberi positivamente su tutti gli altri.
A
cura del prof. Carlo Bavastro
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