martedì 7 giugno 2022

Evento sull'inclusione


Ciak, si gira in classe! Un video per parlare di inclusione!

C’è un messaggio urgente e importante da mandare al mondo, quello di oggi, ma ancor più a quello di domani: essere “diversi” non significa avere qualcosa di meno rispetto agli altri, anzi, al contrario, essere una risorsa per tutti.

Una classe, in particolare, è un piccolo mondo in cui ciascuno offre un po’ di sé e riceve molto dagli altri: in questo piccolo mondo c'è spazio per tutti, nessuno escluso, perché tutti siamo diversi.

E proprio di inclusione tratta il piccolo video che la mia classe, la IA del Liceo Classico, ha realizzato in completa autonomia, per aderire al progetto "Scuola e disabilità prima e durante il covid", promosso dal Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi del Comune di Asti e conclusosi il 18 maggio con la proiezione di tutti gli elaborati on line, nel corso di una videoconferenza cui hanno preso parte tutte le classi che ne avessero prodotto uno, noi compresi.



La conferenza in cui era stata presentata l’iniziativa trattava del tema della disabilità, ma anche di disturbi dell'apprendimento e la mia classe ha scelto di occuparsi della dislessia. Nostri sono i testi, la sceneggiatura, il copione e la colonna sonora. Il regista, i cameraman, gli attori protagonisti e le comparse, i tecnici delle luci e dei suoni siamo noi. Con entusiasmo e partecipazione abbiamo così realizzato il nostro lavoro, magari modesto, ma che, appunto, ha coinvolto tutti.

La trama del video è semplice: in una classe è presente una ragazza con disturbi specifici dell'apprendimento; la maggior parte dei compagni la rispetta e la coinvolge, solo una studentessa la rifiuta e la avvilisce con le sue parole. Saranno tutti gli altri a farle capire che sbaglia, a causa dei suoi pregiudizi, e che l’inclusione è l'unica strada per rendere una classe un luogo di lavoro, di amicizia e di proficua collaborazione per tutti.


Credo, dopo aver visto il lavoro finito, che il nostro prodotto abbia raggiunto un buon livello, tenuto conto delle nostre modeste possibilità: disponevamo di un semplice tablet e della nostra aula. Inoltre, nessuno di noi (tranne il regista/cameraman) era particolarmente abile in questo tipo di operazioni, quindi il lavoro finito ci ha riempiti ancor più d'orgoglio e ci stimola a ripetere l'esperienza, magari su un' altra tematica. Realizzando questo video, ho compreso che il digitale offre grandi possibilità nel campo della comunicazione e arriva dove forse la parola scritta non giunge più. Senza contare che le tecnologie digitali possono fornire a chi ha un disturbo di apprendimento un valido supporto per uno studio meno faticoso: sentire la registrazione delle lezioni, produrre degli schemi e lavorare su mappe concettuali possono essere strumenti efficacissimi in tal senso.

Si può dire che oggi le opportunità per imparare al meglio siano veramente tante: un tempo i ragazzi disabili o quelli con difficoltà a vario livello non sempre erano seguiti adeguatamente e risultavano spesso esclusi dal processo educativo. Quindi, sotto quest'aspetto la scuola italiana ha fatto davvero molti passi in avanti e ciò, come studentessa, non può che riempirmi di gioia.

A cura di Ginevra Ceci - Classe IA

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