Essere
adolescenti oggi… le II del Classico incontrano la dott.ssa Alfieri
L’incontro
è iniziato con la dottoressa che si è presentata agli studenti, spiegando loro la
sua professione ed anche cos’è il consultorio, il luogo in cui lavora; infatti
diversi ragazzi non ne avevano mai sentito parlare prima. Quindi ha dimostrato
che esso è un’istituzione gratuita, che aiuta l’individuo sotto diversi
aspetti: può infatti fornire un consulto a coppie, adulte o giovani che siano,
dal punto di vista del loro rapporto e non, può poi aiutare i ragazzi
nell’ambito sessuale, può affiancare i giovani durante l’adolescenza, può
fornire aiuto durante la gravidanza di una donna oltre a moltissime altre mansioni.
Successivamente,
tra la curiosità generale dei ragazzi, ognuno ha partecipato ad un brain
storming anonimo sul tema dell’adolescenza, fulcro della lezione svolta. Dopodiché
la dottoressa ha fatto scrivere a ciascun allievo una domanda, anch’essa
anonima, alla quale poi lei avrebbe risposto, così da chiarire i dubbi dei
ragazzi su questi temi senza suscitare in loro imbarazzo.
La
restituzione del brain storming è stata molto interessante: tutti i ragazzi
hanno infatti notato che i sentimenti e le idee che associano all’adolescenza
sono in fondo uguali per tutti: quella che prima era una classe costituita da
diverse personalità, si è rivelata un tutt’uno di idee e pensieri comuni: un
unico cervello pensante.
Nella
parte conclusiva della lezione, dunque, i ragazzi hanno riflettuto su quanto
scritto da ognuno di loro, con l’aiuto della dottoressa che cercava di far
delineare ad essi da cosa è caratterizzato il concetto, o meglio il periodo
dell’adolescenza, che, come si è notato dal lavoro di tutta la classe, è risultato
essere momento di grandi cambiamenti sotto ogni punto di vista.
In
particolare si sono evidenziati cambiamenti nelle emozioni, sempre più precarie
e instabili, spesso anche altalenanti, in continua evoluzione; nelle relazioni,
a partire da quelle con i nostri coetanei fino a quelle con altri adulti come i
professori, passando per le relazioni spesso difficoltose con i genitori.
Inoltre
è stato interessante, ovviamente, notare anche i grandi cambiamenti del nostro
corpo dal punto di vista fisico: cambia infatti la fisionomia di ogni individuo,
poiché, mentre nei ragazzi si sviluppa ad esempio il pomo di Adamo, la
muscolatura aumenta e cambia il tono di voce, nelle ragazze invece si sviluppa
il seno, i fianchi si assottigliano e così via.
L’adolescenza,
come spiegato dalla dottoressa, è un percorso non ben definito in termini di
età (si è soliti farlo cominciare nelle femmine all’età di 9/10 anni e nei
maschi all’età di 11/12 anni) nel quale si abbandonano usanze e abitudini della
puerizia, per assumerne di nuove, fino a quando non si inizia a creare una
propria individualità, momento nel quale si può dire che l’adolescenza termini.
E’
dunque un periodo cruciale della nostra vita, caratterizzato da momenti che ci
ricorderemo per sempre, attimi fugaci e spensierati che rimarranno per sempre
impressi nella nostra memoria.
Ma
cosa ho portato a casa da questo incontro? Mi è piaciuto confrontarmi con gli
altri, la condivisione è stata piacevole ed anche curiosa: non pensavo infatti
che praticamente ognuno di noi potesse scrivere le stesse sensazioni provate
anche da ogni altro compagno! Abbiamo anche riso tra noi e in quegli istanti un’aula
di scuola si è trasformata da luogo nel quale si sviluppano concetti
disciplinari, in luogo nel quale poter parlare con gli altri di temi legati
alla vita.
In
quel momento ho capito che la scuola è un luogo di condivisione con le altre
persone, e che, oltre a formare uno studente in ambito scolastico, lo forma
soprattutto per la vita.
A cura di Alessandro Marinetti, II A
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