L’istituto Alfieri incontra il volontariato astigiano
Martedì 27 aprile c.a., l’Istituto Alfieri ha conosciuto, in remoto, un mondo che soprattutto in questi tempi è diventato molto importante: il Volontariato. L’incontro è stato essenziale, poiché il Terzo Settore conta su poche forze giovanili, perciò è importante farlo conoscere ai ragazzi delle scuole superiori; in tal modo un settore così vitale vedrà la partecipazione di tutte le età, e si creerá nei giovani la consapevolezza che l’aiuto di tutti è necessario affinché nessuno venga lasciato indietro.
Entro nel vivo della conferenza: il primo intervento è stato gestito dal sindaco della città di Asti dott. Maurizio Rasero, che ha lasciato un meraviglioso messaggio ai ragazzi: “…Godetevi i vostri anni, si ritornerà presto alla normalità, divertitevi e impegnatevi per costruirvi un futuro, ma a fianco di tutte questi obiettivi per voi stessi, ritagliatevi dello spazio per partecipare a questo magico mondo, e dedicatevi anche agli altri…”.
In seguito è intervenuta la dott.ssa M. Stella Perrone, dirigente dell’Istituto Alfieri, e infine la prof.ssa M. Poggio che ha introdotto la dott.ssa M. Cotto, assessore al welfare del comune di Asti, che ha illustrato le varie iniziative e i diversi servizi del volontariato cittadino.
Quindi la parola è passata alla dott.ssa C. Calabrese, presidente de “Il Dono del Volo”, che ha esposto le attività di cui è responsabile la sua associazione. La presidentessa ha spiegato attraverso diverse metafore quanto il volontariato sia importante, ricordandoci che nessuno si salva da solo: “la pandemia ci ha cambiato, il sogno più esaltante sarebbe creare una società dove ognuno concede un po’ del proprio tempo agli altri”.
Infine è intervenuto il prof. M. Fassio, docente presso il ‘Istituto Giobert, che ha analizzato il Volontariato dal punto di vista dell’economia, spiegando che nel nostro paese - il secondo (dopo il Giappone) più indebitato al mondo - il Volontario è una necessità anche dal punto di vista finanziario, nonostante non influisca sul PIL in alcun modo. Egli ci ha spiegato che in Italia i volontari sono circa 5 milioni e mezzo; sembrano moltissimi, tuttavia corrispondono soltanto al 9% della popolazione. E’ assolutamente necessario che il numero di coloro che si occupano degli altri cresca, in particolare è vitale che i giovani siano sensibilizzati su tali argomenti.
La discussione ha fatto capire ai miei compagni e a me il fatto che per aiutare qualcuno, a volte, non sia necessario soltanto un aiuto economico, ma il dispendio di tempo e affetto. Impiegare il proprio tempo libero in attività di volontariato è un’occasione di crescita personale, oltre a essere necessario per il progresso della comunità intera e per la creazione di una società dove tutti quanti possano avviarsi verso un futuro migliore, senza che nessuno rimanga indietro.
A cura di Giorgia
Ferraro, classe seconda A, Liceo Classico “Vittorio Alfieri”
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