Si è svolta Mercoledì 12 Maggio, alle ore 16, in modalità on-line, una conferenza del dott. Simone Bregni, docente da più di venti anni di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Lingue e Letterature presso la Saint Louis University in Missouri, dedicata agli studenti del quinto anno del liceo classico "V. Alfieri".
L'incontro del professore, ex-alunno del liceo Classico astigiano, con gli studenti dell'ultimo anno è ormai un appuntamento tradizionale, realizzato per la prima volta quest'anno in modalità on-line e non in presenza, e ha costituito un'utilissima occasione per una riflessione e un confronto sui sistemi scolastici di educazione superiore e universitaria italiano e statunitense.
Molti sono i punti di forza del sistema scolastico italiano, descritti dal prof. Bregni, e in particolare dell'educazione liceale che garantisce profondità e uniformità di preparazione su un ampio ventaglio di discipline, vantaggio di cui non godono gli studenti liceali americani e spesso neppure gli studenti delle università, che tradizionalmente, fino alla laurea di primo livello, si orientano a scegliere aree di maggior interesse, anche piuttosto disomogenee tra loro.
Diverso è invece il livello di approfondimento che può essere conseguito tramite i master e dottorati post-laurea, che offrono spesso ai giovani italiani molte occasioni per mettere a frutto la propria eccellente preparazione anche in contesti internazionali e tramite esperienze di laboratorio efficacemente sostenute da fondi di investimento: l'esperienza di un Master o di PHD in una università americana, a cui si può accedere con un sistema assolutamente meritocratico, grazie anche a fondi, borse di studio e sostegni economici per l'attività dei giovani ricercatori italiani, sostegni tali da coprire i costi dei corsi di specializzazione e del soggiorno negli Stati Uniti.
Il sistema universitario e post-universitario americano infatti rimane un sistema assolutamente informale nella sua organizzazione e al contempo concorrenziale, in grado di garantire, sia in ambito scientifico che umanistico, possibilità di studio, di ricerca e di valorizzazione delle proprie conoscenze e abilità, in modo trasparente e oggettivo, al di fuori del sistema ancora troppo spesso clientelare su cui si fondano le società italiane.
Il dott. Bregni ha illustrato ai giovani studenti, interessati a un eventuale percorso all'estero, le varie modalità di accesso tramite le qualifiche di teaching assistantship o di research assistantship, che consentono un percorso di studi e al tempo stesso lavorativo al quale si può accedere anche senza avere grandi risorse economiche, superando il vincolo dei grandi costi dell'istruzione americana; al tempo stesso ha presentato vantaggi e svantaggi della vita quotidiana negli Stati Uniti, anche al di fuori dell'ambito di studi universitari, relativi alla vita sociale, culturale, all'assistenza sanitaria ecc.
La conferenza è stata però soprattutto una riflessione sul difficile e complesso percorso di consapevolezza e di scoperta dei propri talenti, in cui, come ha sottolineato il dott. Bregni parlando anche della sua personale esperienza, si possono commettere errori, revisioni, cambiamenti di rotta: dubbi e perplessità dei giovani sul proprio futuro e su quello che sarà il mondo lavorativo e della ricerca tra alcuni anni, dopo la prima laurea, sono stati espressi dai giovani studenti che hanno trovato comunque supporto e preziosi consigli nell'intervento del professore, che ha saputo evidenziare la ricchezza di quanto hanno già acquisito nel loro percorso liceale e delle possibilità di formazione a cui potranno accedere, senza mai dimenticare la regola aurea del coltivare sempre, da giovani e da adulti, ciò che piace, che è sempre la prima fonte di apprendimento.
Il dott. Bregni ha illustrato ai giovani studenti, interessati a un eventuale percorso all'estero, le varie modalità di accesso tramite le qualifiche di teaching assistantship o di research assistantship, che consentono un percorso di studi e al tempo stesso lavorativo al quale si può accedere anche senza avere grandi risorse economiche, superando il vincolo dei grandi costi dell'istruzione americana; al tempo stesso ha presentato vantaggi e svantaggi della vita quotidiana negli Stati Uniti, anche al di fuori dell'ambito di studi universitari, relativi alla vita sociale, culturale, all'assistenza sanitaria ecc.
La conferenza è stata però soprattutto una riflessione sul difficile e complesso percorso di consapevolezza e di scoperta dei propri talenti, in cui, come ha sottolineato il dott. Bregni parlando anche della sua personale esperienza, si possono commettere errori, revisioni, cambiamenti di rotta: dubbi e perplessità dei giovani sul proprio futuro e su quello che sarà il mondo lavorativo e della ricerca tra alcuni anni, dopo la prima laurea, sono stati espressi dai giovani studenti che hanno trovato comunque supporto e preziosi consigli nell'intervento del professore, che ha saputo evidenziare la ricchezza di quanto hanno già acquisito nel loro percorso liceale e delle possibilità di formazione a cui potranno accedere, senza mai dimenticare la regola aurea del coltivare sempre, da giovani e da adulti, ciò che piace, che è sempre la prima fonte di apprendimento.
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