“COME L’UOM SI ETTERNA”
Sabato 23 Ottobre 2021, presso il refettorio del Seminario
vescovile di Asti, si è tenuta la presentazione del libro intitolato Come
l’uom si etterna, a cura del professor Roberto Gatti, insegnante di
filosofia e storia al Liceo Classico V. Alfieri.
Si tratta della prima traduzione italiana di una delle opere
inedite di uno dei maggiori esponenti della filosofia e della letteratura
ebraica medievale, ossia di Gersonide (in ebraico Lewi ben Gershom), uno dei
principali rappresentanti dell’aristotelismo ebraico, nonché autore di una
serie di Supercommentari ai Commenti del filosofo arabo Averroè alle
opere di Aristotele.
Il testo, pertanto, appartenente a quest’ultima tipologia, è
il Commento a tre Epistole di Averroè, teso ad individuare gli elementi che
rendono possibile la conoscenza e la natura della “felicità mentale”,
attraverso cui l’essere umano raggiunge l’immortalità. Il “Commento”, inoltre,
mostra anche il modo in cui il mondo ebraico medievale sia giunto a conoscenza
dei princìpi più radicali della dottrina averroistica.
E’ per questa ragione che il professor Gatti ha condotto l’intera presentazione con alle spalle una proiezione del celebre affresco Trionfo di San Tommaso conservato nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, al fine di sottolineare l’importanza che la filosofia di Averroè aveva raggiunto anche in Occidente: nel celebre affresco San Tommaso, seduto su un trono, schiaccia la testa di Averroè, sovrastandolo, a causa delle notevoli differenze alla base delle loro tesi e della visione particolarmente negativa che ha di lui la filosofia occidentale.
La presentazione è proseguita attraverso la spiegazione del tema centrale del libro, ovvero come la filosofia costituisca l’unica vera modalità attraverso la quale l’uomo può assicurarsi quella «felicità mentale» grazie a cui riesce a sopraelevarsi rispetto alla caducità della vita e a raggiungere l’immortalità. Si tratta di una felicità basata sulla consapevolezza dell’essere umano di essere parte di qualcosa di più grande, del ribaltamento di tutte quelle prospettive che esaltano la centralità dell’individuo: l’uomo supera la morte non in quanto tale, infatti, bensì in quanto parte consapevole di un’ampissima rete di relazioni che va oltre ogni concetto temporale.
Al di là dei molteplici parallelismi che intercorrono tra la
dottrina araba, quella cristiana (rifacendosi in particolar modo a San Tommaso
circa la santità dell’intelletto) e quella ebraica nei confronti di alcune filosofie
del ‘900 (ponderando con attenzione sulla questione dell’immortalità
individuale del filosofo francese Merleau-Ponty), è opportuno riconoscere che il
testo tradotto è corredato, dettagliatamente, da svariate note filologiche e
storiche, in modo tale da rendere più immediati e comprensibili sia il
contenuto sia i numerosi riferimenti del manoscritto.
L’incontro si è concluso con l’intervento dei
ragazzi direttori del blog “Arena Philosophika”, che hanno contribuito alla
presentazione del lavoro del prof. Roberto Gatti approfondendo alcune tematiche
(come “la felicità mentale”, “La noetica di Averroè” etc…) riportate sul loro
sito web.
a cura di Daniele Dapavo classe V C, Rebecca Bona e Francesca Fabris classe VB Liceo Classico
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