24 febbraio 2021: le classi del biennio
del Liceo Classico partecipano alla conferenza in remoto con Fabio Geda
La domanda sorge
spontanea per coloro che non lo conoscono: chi è?
«Quand’ero alle elementari volevo diventare un contadino, ma i miei genitori mi
fecero capire che forse non era il mestiere più adatto a me. Arrivando alla
scuola media iniziai ad interessarmi di stelle, pianeti e, dunque, mi iscrissi
al liceo scientifico. Durante i cinque anni da liceale venni in contatto con la
letteratura italiana e non, appassionandomi al genere del romanzo. Poi ho
lavorato per un po’ come educatore nell’ ambito di servizi sociali».
La mattina del 24 febbraio abbiamo avuto
l’onore di incontrare lo scrittore del celebre romanzo Nel mare ci sono i
coccodrilli, Fabio Geda. Non è stato facile, inizialmente, per noi studenti
rompere il ghiaccio e individuare alcune domande da porgere al nostro ospite;
senza dubbio, egli ha saputo saziare la nostra fame di curiosità. Comunque
veniamo ai fatti: se è passato dal voler intraprendere la professione di
contadino, al voler studiare astrofisica, com’è diventato scrittore?
«La narrazione ha a che fare con l’essere educatore: ero rimasto affascinato
dalle storie dei miei ragazzi e così ho smesso di scrivere racconti,
scopiazzando dai miei autori preferiti, per mettermi a scrivere determinate
storie, per lo più ispirate alle fragilità delle famiglie. Quindi sì, il mio
lavoro ha influito in qualche modo sul mio percorso letterario». I grandi
artisti, gli illustri musicisti e spesso noi stessi ci domandiamo dove e come
trovare l’ispirazione. Omero si affidò alle Muse, ma gli scrittori d’oggi cosa
mettono in atto? Egli risponde: «L’ispirazione dura alcuni millesimi di secondo
e solitamente non si inizia a scrivere quando si è ispirati: come un falegname
la notte pensa al suo futuro progetto, trova l’ispirazione e si metterà poi a
lavorare più avanti, lo stesso procedimento segue uno scrittore. Il desiderio
di scrivere ti travolge mentre sei sul treno, mentre stai pensando a quella
cosa detta dalla signora in coda al supermercato: da qui ha inizio un
cortocircuito e l’elaborazione del romanzo stesso. Molte volte ascolto della
musica per accendere emozioni dentro di me ed è come se mi immaginassi la
colonna sonora del mio libro». «Uno dei libri più articolati e complicati da
scrivere è stato Nel mare ci sono i coccodrilli, poiché stavo scrivendo
la storia di una persona realmente esistita e che avrebbe poi letto lei stessa»,
afferma l’autore.
Difficilmente potremmo
stare a questo mondo senza l’arte. Ogni genere di arte può far scaturire
diverse emozioni in ciascuno di noi: la musica, la pittura, la scultura, la
danza e la scrittura. Oggi con Fabio Geda abbiamo avuto l’opportunità di
comprendere al meglio cosa sia l’arte: secondo lui l’arte è il tentativo di
riportare la bellezza nella vita di tutti i giorni, bellezza che vanta canoni
differenti per ogni persona; compito dell’arte è formulare meglio le domande:
non ci dice come vivere, ma pone delle domande a noi sul se si viva bene o no.
A
cura di Vittoria Pero, classe II A
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