domenica 15 marzo 2020

Coltivare la speranza in tempi di Coronavirus: musica e poesia sono dalla nostra parte

In questi giorni segnati dall'emergenza Coronavirus che ha imposto a tutti noi un improvviso cambiamento delle abitudini sociali e soprattutto ci richiede di fare i conti con ansie e timori inespressi sul futuro, molti cercano di mantenere viva speranza e ottimismo, non solo seguendo gli aggiornamenti scientifici, ma anche diffondendo piccoli segnali di positività: dai bigliettini ai cartelli appesi sulle strade (anche sulla porta del mio condominio) con la scritta "Andrà tutto bene" che si accompagna a disegni di arcobaleni, ai video di cantanti e artisti postati su Facebook, alle canzoni sui balconi in varie città: canzoni nazionali, oppure dialettali, varie da regione a regione ma tutte rivolte a conservare un minimo contatto a distanza, come a dire: "ci siamo, siamo insieme, ci sosteniamo a vicenda".
Tra i  post di questi giorni, colpisce proprio quello di Ezio Bosso, musicista torinese che lotta da alcuni anni contro la SLA, malattia invalidante che progressivamente lo costringe a limitare i movimenti e ad aver bisogno di aiuto anche per le più normali attività, compreso lo spostarsi e il camminare, e nonostante ciò non ha mai rinunciato a comporre o dirigere concerti.
Questa la sua poesia, pubblicata sulla sua pagina Facebook ieri 14 Marzo 2020:

"Io li conosco I domani che non arrivano mai

Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentro

Io li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore

Conosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non basti

Ma questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci

Questi sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Si, giocare a immaginare domani

Perché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirlo

Perché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare

Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno

Adesso però state a casa pensando a domani

E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…"

Come molti artisti, anche Ezio Bosso ha voluto condividere l'appello a rimanere a casa, ma soprattutto invitare tutti a mantenere accesa la capacità di sognare un domani migliore, che potremo costruire ma che dobbiamo continuare a immaginare oggi per poterlo davvero migliorare domani, quando ci sarà possibile, anche se il binocolo non ci consente oggi di intravvedere tempi migliori, che sembrano così irraggiungibili.
Ci piace pensare che questa poesia, questo invito a sognare e sperare, venga proprio da chi, come Ezio Bosso, costruisce ogni sua giornata nella fatica e tuttavia non ha mai rinunciato a coltivare la speranza e l'amore per la vita e la bellezza, pur essendo per lui infinitamente più difficile che per tutti noi.



La poesia, come la musica e l'arte che in questi giorni sta inondando alcune bacheche di Facebook, ha proprio la capacità di ricordare a noi tutti che solo la speranza, la musica, il canto e la bellezza possono dare un senso alla nostra vita, altrimenti rischieremmo di essere poco più che "scheletri tremanti" senza alcun valore, come ci ricorda Alda Merini in questa sua poesia, di cui condivido l'esecuzione musicale realizzata dalla nostra ex-alunna Eleonora Anselmo:





"Se la mia poesia mi abbandonasse
come polvere o vento,
se io non potessi più cantare, come polvere o vento,
io cadrei a terra sconfitta
trafitta forse come la farfalla
e in cerca della polvere d'oro
morirei sopra una lampadina accesa,
se la mia poesia non fosse come una gruccia
che tiene su uno scheletro tremante,
cadrei a terra come un cadavere
che l'amore ha sconfitto"

Coltiviamo e conserviamo allora la musica, la poesia e con esse la speranza, perchè anche lo spirito ha bisogno del suo nutrimento!

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