IL LICEO CLASSICO ALLE OLIMPIADI DI DEBATE
Secondi contati, sguardi penetranti, ansia
perseverante e ritmi incalzanti. No, non è la concisa descrizione di un nuovo
film d’azione, ma è l'enumerazione di alcune delle principali componenti del
dibattito avvenuto sabato 27 febbraio c.a. che ha coinvolto numerosi istituti
scolastici piemontesi.
Tra le decine di studenti, giudici e
coordinatori presenti, spiccavano, anche, i nomi di alcune allieve del Liceo
Classico Alfieri che hanno preso parte all’iniziativa. La squadra, composta da Megderida
Kishta della II C, Marilena Guga e Chiara Casetta della IV C
e Klea Metaliu della IV C, è stata coordinata e guidata dal Prof. Andrea
Bertelli, docente di diritto dell’Istituto nonché avvocato.
Le Olimpiadi di Debate sono
cominciate alle 8:30 di mattina e si sono concluse alle 18:00: esse
comprendevano due sfide per ogni squadra e una terza per i due gruppi
finalisti, ovvero coloro che avrebbero ottenuto i punteggi più alti. Le studentesse dell'Alfieri si sono cimentate nel
dibattito, prima con il Liceo Classico “Cavour” di Torino e poi con il Liceo Scientifico “Antonelli” di Novara. Nonostante
l'intenso impegno e buona volontà, le allieve sono state penalizzate dalla mancanza di esperienza e di preparazione; a
causa di ciò, infatti, la nostra squadra non è riuscita a classificarsi tra i finalisti,
ma l’esperienza stessa è bastata come vittoria.
Il carcere
deve diventare un sistema che non costituisce oneri economici per lo stato
italiano?
Questa è stata
la mozione che le studentesse hanno dovuto sostenere poiché sorteggiate come
squadra pro. Oltre alle difficoltà tecniche proprie del dibattito, come il
tempo, anche la mozione stessa è risultata complicata da sostenere sia per la
mancanza di argomentazioni valide da presentare sia per la capacità degli
avversari, che compongono appunto la squadra contro, di porre domande complesse
e ingannevoli.
Le tesi che la squadra del Classico ha
argomentato sono state di tipo economico
e morale, per esempio, il fatto che lo Stato
italiano spenda circa 2,9 miliardi all’anno per sostenere il sistema carcerario
e che, se un detenuto è in carcere per i
propri errori, non è giusto che tutti i cittadini, che costituiscono lo Stato, debbano
pagare per lui.
La vera difficoltà di questa mozione,
infine, è che essa esprime un concetto totalmente antitetico rispetto all’idea
e all’esempio di sistema carcerario italiano nella quale, infatti, è lo Stato
che mantiene tutte le spese delle carceri.
In un debate sono molteplici i
fattori che vengono esaminati dai giudici: rigore nelle parti dei vari speaker,
ovvero coloro che svolgono l’intervento, precisione inflessibile nei tempi da
rispettare per gli interventi e scorrevole capacità dialogica e argomentativa.
Le due squadre finaliste sono riuscite a rispettare queste regole in maniera
precisa, ma la giuria ha decretato la vittoria per l'Istituto Baruffi di Cuneo
vincitore sul Liceo Cavour di Torino.
Sebbene il nostro liceo non si sia
collocato nemmeno tra i primi cinque e, dunque, non abbia partecipato alla
finale, affermo con certezza che sono molto fiduciosa e fiera dell’Istituto
Baruffi che, avendo vinto meritevolmente questo debate, rappresenterà il
Piemonte alle competizioni nazionali.
a cura di Chiara Casetta, classe IV C
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