Lezione di geopolitica tenuta in Aula Magna dal prof. Manlio Graziano
Venerdi
6 dicembre presso l' Aula Magna dell'IIS Vittorio Alfieri di Asti
alle ore 15 si è tenuto un nuovo incontro nell'ambito della
stagione 2024/2025 di ITINERA – Viaggi nella conoscenza,
appuntamenti
organizzati dall'Istituto ed aperti a docenti, studenti e
cittadinanza. Abbiamo incontrato un
ospite
illustre, il Prof. Manlio Graziano, docente di Geopolitica e
Geopolitica delle religioni alla Paris School of International
Affairs di SciencesPo e alla Sorbona, che ha condotto dopo la
presentazione della DS, Dr.ssa Stella Perrone, una accurata disamina
della complessa e spesso confusa situazione internazionale in
relazione agli attuali conflitti (Ucraina, conflitto tra Israele ed
Hamas, Siria) ed alla vittoria elettorale di Donald Trump nelle
recenti elezioni politiche statunitensi.
La trattazione è partita
dalla valutazione di cosa si debba intendere per pace,
che al di là degli aspetti romantici
ed ideali del
termine è l'ordine imposto dalle potenze vincitrici agli sconfitti,
secondo logiche che devono permettere a chi ha vinto di conservare
una supremazia ampia e quanto più solida possibile. Lo scenario
internazionale evidenzia uno spostamento dei baricentri della
politica internazionale, che, dopo la fine del bipolarismo USA / URSS
e la crisi del mondo unipolare di matrice statunitense, ha
cominciato, inevitabilmente, a muoversi verso potenze emergenti,
ormai consolidate sullo scacchiere internazionale, i paesi del gruppo
BRIC,
Brasile, Russia, India e Cina, a cui oggi si aggiungono Sud Africa,
Emirati Arabi ed altre nazioni, accomunate dal possesso dell'arma
nucleare (Iran, ad esempio). Il Prof. Graziano con estrema lucidità
ha messo in rilievo come la fallimentare operazione statunitense in
Afghanistan nell'agosto 2021, con il ritorno del governo a matrice
taleban, abbia evidenziato la sostanziale incapacità del governo di
Washington di controllare aree geografiche che si sono trasformate
non soltanto in scenari bellici, ma anche (e per le
ciniche logiche della politica, soprattutto) in banchi di prova
della tenuta della propria azione politica internazionale. L'attuale
multipolarismo, in cui economia, azione di intelligence, corsa agli
armamenti atomici, apertura di
e a
nuovi mercati e scenari politici giocano un ruolo essenziale e per lo
più imprevedibile, ha amplificato – talvolta ad
hoc
- la natura di per sé instabile di questo nuovo assetto planetario,
in cui le relazioni di forza si sono fatte preponderanti. Abbiamo
assistito nell'evoluzione degli attuali, pericolosissimi conflitti in
corso, alla marginalizzazione dell'efficacia delle azioni
diplomatiche, delle Organizzazioni internazionali e dei tradizionali
attori, l'Unione Europea, ad esempio, ed in generale l'Europa, scossa
da una grave e cronica crisi economica, attraversata da uno sciame
autoritaristico ben evidente negli ultimi anni, da un'unità che
resta per lo più sulla carta e non nella concretezza dell'operato
politico, disomogeneo (la recentissima conferma della presidenza bis
di Ursula Von
der Leyen alla Commissione Europea con un sostegno, che è stato il
più esiguo di sempre, dimostra la forte spaccatura all'interno del
Parlamento Europeo stesso). Le elezioni americane e la rielezione di
Donald Trump (scelto da 77 milioni di votanti, con un significativo
spostamento di masse di elettori, tradizionalmente legati al mondo
democratico, al partito repubblicano) rendono ancora più instabile
lo scenario internazionale nell'immediato futuro, a partire dal 20
gennaio del prossimo anno, per il carattere istrionico ed
imprevedibile del nuovo presidente statunitense, per il quale il
concetto di rispetto della Carta costituzionale ha un valore assai
relativo (lo si è compreso bene con l'assalto a Capitol Hill il 6
gennaio 2021, vero tentativo di insurrezione). Un tema assai
complesso, trattato con estrema linearità dal Prof. Graziano, a cui
hanno fatto seguito diverse domande da parte sia dei presenti in sala
sia di coloro che hanno seguito la lectio
da remoto.
Hanno
partecipato all’incontro anche la direttrice della Biblioteca
Astense, dott.ssa Alessia Conti e l’ex provveditore, dott.
Francesco Contino.
Il
tema trattato dal Prof. Graziano va in certa misura a proseguire la
riflessione sulla natura ed applicazione della giustizia nei regimi
democratici (e nelle forme involutive della democrazia stessa)
sviluppata alcuni giorni prima, il 29 novembre, dal Prof. Luciano
Canfora, ospite dell'Istituto, con la lezione sul carattere del
potere del popolo
nel lungo ponte temporale, che unisce l'antichità al presente.
Un
utile consiglio di lettura su questi complessi argomenti è l'ultimo
saggio del Prof. Graziano, Disordine
mondiale. Perché viviamo in un'epoca di crescente caos
(Mondadori 2024).
Gli
incontri riprenderanno a gennaio con la lezione del Prof. Stefano
Pivato sul tema del welfare
di epoca fascista a partire dal suo agile saggio Andare
per colonie estive
(Il Mulino 2023) nell'ambito del filone relativo allo studio della
propaganda e della
pianificazione del consenso nei regimi totalitari del XX secolo, filo
conduttore della serie di appuntamenti di ITINERA.
A
cura del prof. Enrico Cico
Nessun commento:
Posta un commento