La politica tra prevaricazione e giustizia: la lezione del prof. Luciano Canfora
Venerdì 29 novembre 2024
l' IIS Vittorio Alfieri di Asti ha avuto un ospite di straordinaria rilevanza,
il Prof. Luciano Canfora, un incontro nell'ambito dell'edizione '24/'25
di ITINERA – Viaggi nella conoscenza, appuntamenti organizzati dall'IIS
Vittorio Alfieri in collaborazione la rete Piemonte #DigitalBiblioAgorà,
di cui l'Istituto è capofila, ed UCIIM, Unione Cattolica Italiana Insegnanti
Medi. L'Aula Magna dell'Istituto era al completo con la presenza delle classi
3A, 4B, 5A, 5B, 5C del Liceo Classico e di alcuni partecipanti esterni, oltre a
chi ha seguito in streaming l'incontro. L’illustre ospite è stato introdotto
dalla Dirigente scolastica dell’IIS V. Alfieri, Maria Stella Perrone, onorata
che una personalità così di spicco ci abbia onorato della sua presenza. Il
prof. Canfora è stato quindi presentato dal prof. Enrico Cico, organizzatore
del ciclo di conferenze di ITINERA – Viaggi nella conoscenza.
L'argomento, di grande
attualità, è stato un approfondimento sul tema della democrazia a partire dalla
constatazione di come le leggi della politica spesso si muovano entro un
bipolarismo netto, tra prevaricazione e giustizia. La lectio è partita
da un pensiero di Alexis de Tocqueville (pensatore politico della prima metà
del XIX secolo), secondo il quale il regime democratico “spezza la catena” del
legame sociale, rende l’uomo più libero ma nel contempo più solo.
L’indebolimento della coesione sociale, del senso di appartenenza a una
comunità, non è l’unico pericolo che Tocqueville vede nell’inarrestabile
avanzata della democrazia: anche la libertà è minacciata. La democrazia ha
infatti imposto una nuova nozione di libertà come diritto universale e “imprescrivibile”
di ciascun uomo all’autodeterminazione, e Tocqueville riconosce esplicitamente
la superiorità di questa “giusta nozione di libertà” rispetto alla libertà come
privilegio di ceto, riservato a pochi, che caratterizzava le società
aristocratiche. E' una splendida teorizzazione, lontana però dalla completa
realizzazione e realizzabilità. In effetti nella Atene del tempo di Pericle e
dei tormentati anni della Guerra del Peloponneso (V sec a.C.), che vede
contrapposte la capitale dell'Attica, patria della democrazia, e Sparta, patria
dell'aristocrazia militare, la percentuale della popolazione realmente
coinvolta nella partecipazione politica è esigua: non oltre 30.000 uomini di
libera condizione a fronte di una popolazione di circa 400.000 residenti, anche
di grande benessere economico (il caso, ad esempio, dei meteci, di cui Lisia ci
dà attestazione diretta con le sue orazioni). La libertà, così come l'idea in
sé di democrazia, strettamente connessa al regime democratico, allora come
oggi, è un obiettivo da raggiungere e consolidare, ma con la dovuta cautela e
la necessaria consapevolezza, in quanto il potere del popolo è spesso
manipolato, manipolabile ed oggetto di strumentalizzazione (il rischio reale
dell'involuzione da democrazia ad oclocrazia o, di questi tempi, a democratura
era bel chiara già agli antichi), tema sempre di urgente attualità, soprattutto
in epoca social. E' proprio sulla consapevolezza, che la democrazia
esige, che il Prof. Canfora ha posto l'accento, una dimostrazione della
maturità che i popoli dovrebbero acquisire, pur nella difficoltà del percorso,
per arrivare ad una matura e radicata coscienza democratica, in grado di far
valere le sue ragioni profonde ed i suoi valori e di orientare epoche e popoli
ad una concreta crescita, lontani dalle pericolose lusinghe di incantatori,
demagogie e pifferai magici. La Storia è un validissimo strumento, ma è
condizione ineludibile volerla stare ad ascoltare e prestarle la dovuta
attenzione, senza pretendere di trovare immediatamente risposte o soluzioni
miracolistiche, che priverebbero il cittadino del necessario senso di
responsabilità del suo operato in quanto parte attiva di una civitas,
con la deriva populista (assai diffusa oggi) pronta ad accettare verità
di comodo o preconfezionate: al contrario la libertà si nutre di una
ininterrotta ed onesta ricerca individuale, capace di divenire, quindi,
collettiva, intesa come patrimonio di valori condivisi e radicati nella
coscienza di un popolo intero.
Il prossimo incontro
nell' ambito di ITINERA sarà venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 15
presso l'Aula Magna dell'Istituto e vedrà la presenza prestigiosa del Prof.
Manlio Graziano, politologo e docente presso la Sorbona di Relazioni
Internazionali; tema dell'incontro sarà "Cause delle guerre in corso e
possibili prospettive in seguito alle elezioni americane". La lezione
è aperta a studenti, docenti e cittadinanza fino ad esaurimento dei posti
disponibili.
La lezione sarà anche
trasmessa in streaming al seguente indirizzo
https://meet.google.com/wgi-koyo-yut?hs=122&authuser=0
a cura del prof. Enrico Cico