Svelati i vincitori del Premio Asti d'appello
Nel pomeriggio di domenica 20 Novembre 2022 si è tenuta la cerimonia finale del Premio Asti d'appello, come sempre nella evocativa cornice del palco di Teatro Alfieri, dove gli otto scrittori finalisti hanno difeso con una strenua arringa di fronte ad una giuria togata di alto livello i frutti delle loro fatiche.
La prof.ssa Cinzia Zenzon ha accompagnato un gruppo degli studenti che hanno partecipato alla Giuria Giovani per il Liceo Classico: Arianna Barberis, Ilaria Gianotto, Angela Gili, Francesca Dogliotti, Vittoria Pero e Giorgia Zanatta della 4A; Serena Cerrato e Rebecca Florina Nicolae della 3A.
Dopo la lettura da parte di Massimo Cotto delle sue sempre impeccabili recensioni degli otto romanzi e le presentazioni degli autori, il pubblico è stato letteralmente trasportato con la mente nel mondo della musica grazie all'ASO Asti diretta da Fabio Poggi che ha magistralmente interpretato brani di Morricone, Piazzolla e Piovani in un programma dal titolo "Tra Europa e Sud America": un'ora di atmosfere magiche in cui abbiamo sentito le colonne sonore di alcuni celebri film interpretate da archi e fiati di grande professionalità e capaci di suscitare forti emozioni e tenere in sospeso il pubblico circa i nomi dei vincitori.
Quest'anno i pronostici degli studenti del Liceo Classico non si sono avverati, ma hanno ottenuto i tre premi previsti rispettivamente Simona Lo Iacono con La tigre di Noto (Premio della Giuria Popolare), Pasquale Ruju con Il codice della vendetta (Premio della Giuria Giovani) ed infine Claudio Piersanti con Quel maledetto Vronskij (vincitore del Premio Asti d'appello 2022).
Si tratta di romanzi sicuramente apprezzati dai nostri studenti (parole di elogio erano state spese durante l'incontro con i giornalisti per il romanzo di Simona Lo Iacono), ma che non rientravano nella nostra top ten. Il romanzo vincitore del Premio Asti d'appello era stato giudicato da qualcuno deludente perché la promessa implicita nel titolo, il rimando ad Anna Karenina, risultava deluso nella lettura del romanzo, un'opera di pregio, dalla lettura scorrevole, ma forse dal finale troppo triste per il pubblico giovanile.
a cura di Cinzia Zenzon
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