Lunedì 16 dicembre mattinata, ai piedi del monumento a Vittorio Alfieri nell’omonima piazza ad Asti, si è svolta l’annuale commemorazione della nascita del Trageda astigiano, alla presenza delle autorità, degli studiosi di Alfieri, con una buona rappresentanza del mondo della scuola cittadina.
Il liceo Classico "V. Alfieri" era presente con la classe IV A accompagnata dalla docente Mariarosa Poggio: alcuni studenti hanno proposto ai presenti letture di brani tratti da La Vita e il Sonetto LXI dalle Rime. Freddo pungente, ma calore intorno: i versi del Vittorio memorabili: "Asti, antiqua città, che a me già desti/ la culla, e non darai ( pare) la tomba…" hanno catapultato gli studenti e i presenti nel mondo di Alfieri, fatto di impeto, forza, orgoglio, fierezza e consapevolezza del proprio valore. Le notizie da La Vita, interessanti, preziosa testimonianza di una famiglia nobiliare, avvicinano i giovani alla narrazione di sé, al romanzo della propria persona, come solo Vittorio sa fare.
Asti, antiqua Città, che a me già desti
La culla, e non darai (pare) la tomba;
Poich’è destin, che da te lunge io resti,
Abbiti almen la dottrinal mia fromba.
Quanti ebb’io libri all’insegnarmi presti,
Fatto poi Spirto a guisa di colomba
Tanti ten reco, onde per lor si innesti
Ne’ tuoi figli il saper che l’uom dispiomba.
Nè in dono già, ma in filïal tributo,
Spero, accetto terrai quest’util pegno
D’uom, che tuo cittadin s’è ognor tenuto.
Quindi, se in modo vuoi d’ambo noi degno
Contraccambiarne un dì ’l mio cener muto,
Libri aggiungi ai miei libri; esca, all’ingegno.
17 gennaio 1749, la data che reca l’Autore, errando, - pare sia la registrazione del battesimo – la vera data è proprio 16 gennaio, 10 giorni dopo l’Epifania… E allora: Buon Compleanno, Vittorio!
a cura della prof.ssa Mariarosa Poggio
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